Se è vero che le parole hanno un senso e che la sinistra ritiene di avere l'egemonia della cultura, l'Anpi Udine spieghi l'invito motto: “MORTE AL FASCISMO” lanciato recentemente nel capoluogo friulano e ripreso sulla propria pagina Facebook durante una loro assemblea. Altrettanto incredibile è la notizia che l'Anpi Udine si sia unita all'invito del presidente dell'Anpi di Milano, Primo Pinelli, per una donazione per la raccolta fondi promossa dalle mamme antifasciste del Leoncavallo. Ma chi sono le “mamme antifasciste” nel 2025? Marina Boer da qualche anno presiede l'associazione Mamme Antifasciste del Leoncavallo, registrata negli anni '90 ma nata in realtà subito dopo l’uccisione di Fausto Tinelli e Lorenzo “Iaio” Iannucci, avvenuta il 18 marzo 1978. Benché mai formalmente provata la matrice politica dell'atto, è opinione della sinistra che esso sia attribuibile a elementi dell'estrema destra; il caso fu archiviato senza un colpevole nel 2000; per un periodo circolarono ipotesi che la morte dei due giovani potesse essere in qualche maniera correlata al sequestro Moro, avvenuto due giorni prima, per via di presunti collegamenti di Fausto Tinelli con il covo milanese delle Brigate Rosse di via Montenevoso, che si trova a pochissimi metri di distanza dall'abitazione della sua famiglia. Nonostante tutto il 18 marzo 2012, per commemorare il trentaquattresimo anniversario della loro uccisione, la giunta comunale milanese, guidata dal sindaco Giuliano Pisapia, ex deputato di Rifondazione Comunista, intitolò al nome di Fausto e Iaio i giardini pubblici milanesi di piazza Durante. Attenzione però a questo comunicato apparso anni fa e firmato dall'Anpi: "Premesso che non c'è oggi – né mai ci potrà essere - nulla da minimizzare sulla morte di un giovanissimo ragazzo ucciso; va ribadito al contempo -con fermezza - come nel caso dell'intestazione di una via al militante di estrema destra Ramelli lo scopo non è il ricordo, ma la creazione di un luogo – come avviene in altre parti d'Italia – dove celebrare ed esaltare l'orgoglio fascista e non solo. Un rapido giro in rete, o sulla stampa degli ultimi mesi, sarà sufficiente per comprendere chiaramente cosa si muove all'interno del mondo neofascista in Italia e nella nostra città". Solo recentemente con lo sdegno e le solite recriminazioni della sinistra è stata intitolata a Ramelli una Piazza a Cinisello Balsamo.
