Il centro d’accoglienza Casa dell'Immacolata, è gestito dalla Curia di Udine che riceve circa 2 milioni di euro all’anno per mantenere 60 immigrati minorenni, molti dei quali non intendono integrarsi e spacciano. Nel centro sono state trovate varie volte decine di armi bianche e le liti fra ospiti sono frequenti. “I minori stranieri non accompagnati non sono tutti uguali. La stragrande maggioranza non ha particolari problemi e viene qui effettivamente per studiare e cercare lavoro. Alcuni, invece, richiedono interventi repressivi e forse anche comunità repressive”, così si è espresso il presidente della Fondazione di Casa dell’Immacolata, Vittorino Boem, dopo gli ultimi interventi delle forze di Polizia nella struttura. Così il sindaco di Udine, Alberto Felice De Toni, ha chiesto alla Prefettura maggior aiuto per reprimere questi episodi diffusi di violenza ma il vero nodo è un altro: come la pensano i padroni di casa, ossia la Curia ed il suo Vescovo?
