Una serata interessante ma soprattutto difficile da dimenticare quella trascorsa assieme al generale di corpo d'armata Carmelo Burgio; l'uomo che fra le tante guerre che ha sempre combattutto sarà ricordato sempre per la sua battaglia vincente contro il clan dei casalesi. Oggi la camorra - ha raccontato il generale Burgio - è ben presente anche nel nord, grazie alle sue infiltrazioni nei grandi cantieri e nel mondo sanitario. Sono più di vent’anni che sentiamo parlare di enormi investimenti in strutture private nell’Alto Casertano e sul litorale domizio da parte della criminalità organizzata. Strutture poi accreditate dalla Regione Campania per l’erogazione di servizi sanitari e sociosanitari. Con questo sistema, grazie a prestanome e coperture politiche, tutto risulta più semplice e garantito. Cosa sta accadendo a Caserta e in Campania?
Le strutture di riabilitazione sono piene come l’uovo, mentre i servizi territoriali e domiciliari vengono smantellati, ignorando i bisogni delle persone fragili e rispondendo solo agli interessi economici dei grandi gestori.
La politica parla di “sanità di prossimità”, ma lo fa solo a parole: nei fatti non riesce o non vuole spezzare questo connubio tra affari, camorra e massoneria deviata. Vengono interrotti i PTRI (Progetti Terapeutici Riabilitativi Individuali), sostenuti dal Budget di Salute, per indirizzare gli utenti verso strutture “amiche”, spendendo il triplo e causando danni erariali.
E nelle stesse strutture, persone fragili restano rinchiuse da vent’anni, come se fossero colpevoli di un reato che non hanno mai commesso. E qui al Nord? lo abbiamo detto, la camorra è infiltrata ovunque ed è politicamente trasversale.

