La solidarietà della casta politica per la casta politica. Deputati, consiglieri regionali e assessori comunali uniti fra di loro dall'ingente stipendio pubblico percepito, ossia circa 8mila euro. Una casta politica che non ascolta i cittadini ma querela appena sente una voce di dissenso. Una casta politica che non spende un euro in avvocati perchè quasi sempre ricorre a legali eletti nelle istituzioni sotto il simbolo dello stesso partito politico. Un mainstream schierato dalla parte della casta politica che garantisce la sopravvivenza economica di molti gruppi editoriali, una stampa con direttori di testata stretti parenti di esponenti di spicco dei principali partiti. Titoli roboanti con foto cubitali che parlano di minacce di morte senza alcun accenno ai possibili moventi. E se qualche volta si volesse confondere la vittima con il carnefice? Intanto aumentano sempre di più i giornalisti vittime di querele temerarie, le partite iva obbligate a chiudere a causa di concorrenze sleali, le imprese che si ritrovano ritardi nei pagamenti delle pubbliche mministrazioni, licenze revocate senza motivazioni concrete. Solo poche settimane fa, il sindaco De Toni dichiarò alla stampa che Udine è una città sicura, nonostante le tante richieste di aiuto da parte dei cittadini; oggi un terzo degli assessori della giunta comunale dichiara di aver ricevuto minacce di morte e che la colpa starebbe nell'incitazione all'odio lanciata sui social.


