Venerdì 27 giugno Alberto Felice De Toni ha festeggiato in grande il proprio compleanno presso la Casa della Contadinanza del Castello di Udine. Nel cuore della città di Udine, spicca maestosa la collinetta del Castello sul piazzale della quale è situata la Casa della Contadinanza. “Palazzo storico, da vent’anni punto di ristoro e riferimento delle eccellenze friulane, la Casa della Contadinanza è gestita dalla società Gastronomica Friulana, azienda leader nell’organizzazione di matrimoni, banchetti e feste”, così recita la pagina a lei dedicata sul sito di IO SONO FRIULI VENEZIA GIULIA. “Informazioni e prenotazioni consultare www.fvgusto.it”. La società gastronomica friulana è intestata a Andrea e Marco Cecchini snc. Contrariamente a quanto può essere logico pensare la Casa della Contadinanza, in affitto presso il Comune di Udine, non dipende dall'assessorato alle attività commerciali bensì da quello della cultura di Federico Pirone. Da quanto riferito da un'assessore della giunta comunale precedente, ossia della giunta Fontanini, la Gastronomica Friulana sarebbe in mora con l'affitto da diverso tempo ma le amministrazioni comunali non si sarebbero mai adoperate per ottenere un immediato rientro. I politici incolpano della negligenza i dirigenti e i funzionari comunali, tuttavia a conoscere bene la situazione economica dovrebbe essere l'assessore al bilancio del Comune di Udine, delega in possesso del sindaco Alberto Felice De Toni. Viene allora da chiedersi se il 27 giugno De Toni abbia preso in affitto la Casa della Contadinanza in qualità di privato cittadino o di sindaco di Udine e che preventivo abbia ricevuto per la prestigiosa location e lo sfarzoso catering. La curiosità è dettata dal fatto che ci pare quanto mai inopportuno che un sindaco sia cliente di un imprenditore che è in mora con la sua amministrazione comunale. De Toni ha mandato una mail di invito a tutti i dipendenti comunali e questo rafforza l'idea che abbia agito in qualità di amministratore locale e non di privato cittadino. E che dire dei tanti invitati al compleanno del sindaco, fra politici, amministratori, imprenditori, liberi professionisti e dipendenti pubblici che hanno ricambiato l'invito con un cordiale omaggio? Alberto Felice De Toni il 27 giugno era ed è a tutti gli effetti il sindaco di Udine e la legge impone chiaramente che I pubblici amministratori, così come i dipendenti pubblici, sono soggetti a normative specifiche riguardo l'accettazione di regali. In generale, non possono accettare regali di valore superiore a 150 euro, con alcune eccezioni per quelli di modico valore e occasionali, offerti nell'ambito di normali relazioni di cortesia. Una curiosità: nel dicembre 2022 l' allora candidato sindaco Alberto Felice De Toni scelse la Casa della Contadinanza per la sua discesa in campo.
