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NON CONVINCE IL NOME DI ENRICO LEONCINI (PD) PER LA PRESIDENZA DE LA QUIETE

2025-07-11 15:58

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NON CONVINCE IL NOME DI ENRICO LEONCINI (PD) PER LA PRESIDENZA DE LA QUIETE

IL TERZO POLO GIUDICA FOLLE NOMINARE "IL VENTRILOQUO DELL'ASSESSORE GASPARIN": MEGLIO UN TECNICO INDIPENDENTE

Udine non piace ai suoi cittadini, non piace a Confesercenti, non piace a Confartigianato, non piace nemmeno all'Associazione Industriali guidata dal Presidente Luigino Pozzo. Manca un progetto, mancano domande per investire capitale estero, mancano parcheggi, mancano alberghi a 5 stelle, manca la sicurezza in buona parte della città. Insomma il sindaco De Toni viene sonoramente bocciato anche da parte di quel solito gruppetto di potere socialista che aveva confidato in lui. Dopo l'eliminazione di Alessandro Tesolat, il quadrifoglio è in mano al verde colomba Lorenzo Croattini e al filo migranti Alessandro Vigna che non riescono a imporre un solo uomo di lora fiducia tanto da farsi consigliare per la guida della SSM, dai compagni socialisti l'ex presidente di Friulia, Pietro Del Fabbro e come vice l'ex assessore regionale Pd, Maria Grazia Santoro. Non è un mistero che Alberto Felice De Toni si faccia mal consigliare da Ferruccio Saro, proteggere da Isabella De Monte e aiutare da Alessandro Colautti e Giorgio Baiutti (di Tricesimo come l'ex rettore). Ai problemi già esistenti a breve si aggiungerà quello della Presidenza de La Quiete al termine del mandato di Alberto Bertossi. L'assessore ai servizi sociali (Pd), ha già imposto a “Sad Sindic” il nome del suo unico fidatissimo Enrico Leoncini anche per premiarlo dopo gli sforzi fatti per farlo eleggere in consiglio comunale. Ma, se il Pd da già per ufficiale la nomina di Leoncini ai vertici de La Quiete, ad apparire meno certe sono le altre forze politiche a partire dal terzo polo fino alle correnti minoritarie degli stessi democratici. Sandra Telesca dichiara di non aver ricevuto ancora nessuna comunicazione ufficiale in merito alla nomina di Leoncini, mentre secondo Alessandro Colautti il profilo corretto per guidare La Quiete sarebbe quello di un manager con esperienze nel settore della sanità, proprio come l'ex assessore regionale Sandra Telesca. E poi, quanto folle sarebbe nominare presidente de La Quiete un politico decisamente inviso ai dirigenti di Forza Italia Alberto Bertossi e Giovanni Barillari, che appartengono allo stesso partito del potente assessore regionale alla sanità Riccardo Riccardi davanti a cui lo stesso De Toni ha mostrato grande riverenza. La corrente filo Ds del Pd non vederebbe male al posto di Enrico Leoncini l'ex assessore Cinzia Del Torre sostenuta anche da Alessandro Venanzi. L'estrema sinistra vedrebbe di buon occhio un tecnico come il consigliere uscente Raffaella Cavallo, unica oppostasi alla vendita di via Micesio. Significativo il commento di un noto esponente del Terzo Polo udinese: “ Mettere Leoncini vorrebbe dire nominare il ventriloquo di Stefano Gasparin”.

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