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GIOVANNI DA POZZO SEPPELLISCE ALBERTO FELICE DE TONI E MARIO ANZIL

2025-07-16 13:34

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GIOVANNI DA POZZO SEPPELLISCE ALBERTO FELICE DE TONI E MARIO ANZIL

MAI LA CITTA' DI UDINE HA ESPRESSO UNA CLASSE DIRIGENTE POLITICA DI LIVELLO TANTO BASSO

Mai come in questo periodo la classe dirigente politica friulana è stata di livello così modesto. Tanto il centrodestra quanto il centrosinistra hanno serie difficoltà ad individuare dei leader udinesi da proporre come candidato sindaco del capoluogo o come candidato governatore. Abbiamo voluto interpellare un pò di cittadini, di rappresentanti dei poteri forti e di noti esponenti della prima repubblica per avere un quadro più completo e l'unico nome che parrebbe godere di un ampio consenso è quello dell'attuale presidente della Camera di Commercio di Udine Giovanni Da Pozzo. Andiamo in ordine: il sindaco di Udine Alberto Felice De Toni rappresenta al momento la più grande delusione per la massoneria che lo ha sostenuto, per le categorie economiche e per i commercianti che hanno visto sparire gradualmente parcheggi e vie di circolazione dalla città. La sicurezza in Borgo Stazione e nei pressi dei centri di accoglienza per minori profughi non accompagnati peggiora giorno dopo giorno. Deludente, tanto che lo stesso centrosinistra starebbe pensando ad una sua rimozione, anche l'assessore ai servizi sociali Stefano Gasparin (Pd) concentrato nell'imporre la nomina di Enrico Leoncini alla guida de La Quiete. Inesistente l'opposizione in consiglio comunale ad eccezione dell'ex vice sindaco Loris Michelini. La Lega si ritrova con una capogruppo, Francesca Laudicina, e una coordinatrice comunale (Giulia Agostinelli) che non dialogano. Fdi si è affidata al 66enne Enrico Bertossi che dopo aver preteso la nomina della sua fedelissima Ester Soramel alla guida della città adesso vorrebbe essere nominato ai vertici della FUC “in cambio” del suo sostegno a Fontanini alle ultime elezioni comunali senza essere riuscito a portare i patrioti neppure al 15%. Vero e proprio paradosso, Alberto Felice De Toni, bocciato dai suoi stessi elettori come sindaco di Udine potrebbe risultare il male minore come candidato governatore del centrosinistra nel 2025 lasciando campo libero al vice sindaco Alessandro Venanzi reo di aver annientato il lavoro della maggior parte delle attività commerciali udinesi. Zero assoluto anche il centrodestra udinese a livello regionale. Assolutamente privo di carisma e non in grado di rappresentare il governatore Fedriga in sua assenza, il vice presidente della regione Mario Anzil capace di perdere anche il suo micro comune Rivignano, fra un video in friulano e una sua apparizione sotto i palchi dei concerti in Villa Manin. Nota per i suoi tanti cambi di casacca, dall'estrema sinistra alla destra, in poco più di un anno appare bruciata anche la forzista Isabella De Monte affidatasi completamente alle strategie politiche di Ferruccio Saro. 

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