PROFESSOR ELIO CABIB LEI APPARTIENE ALLA COMUNITA' EBRAICA IN ITALIA IN CUI È SEMPRE STATO ATTIVO. DA COLLEGA UNIVERSITARIO DEL CONSIGLIERE REGIONALE FURIO HONSELL E DEL SINDACO ALBERTO FELICE DE TONI E' STUPITO DI QUESTA LORO NETTA PRESA DI POSIZIONE CONTRO ISRAELE E IL POPOLO EBRAICO?
Sono stato collega universitario di Furio Honsell e Alberto De Toni, ma non sono affatto stupito di questa presa di posizione. Sono molto dispiaciuto e deluso che dopo l'esperienza universitaria abbiano scelto di appartenere ad un mondo politico che ha fatto una chiara scelta ideologica in relazione al conflitto in corso in Medio Oriente, promuovendo la narrativa falsa del cosiddetto "genocidio del popolo palestinese". L'uso di questo termine è un abuso e non si applica a Israele. Infatti nella "Convenzione ONU per la repressione e la prevenzione del crimine di genocidio", adottata il 9 dicembre 1948, tra i vari punti che lo definiscono leggiamo:
- intento distruttivo deliberato ("intent to destroy")
- sottoposizione intenzionale di chi lo subisce a condizioni di vita miranti alla sua distruzione
- misure miranti a impedire le nascite
e tanti altri che non ha senso applicare ad Israele. I dati demografici che chiunque può consultare in rete dimostrano una costante crescita della popolazione di Gaza, da 350-400.000 abitanti nel 1967 ai 2 milioni di oggi, nonché di quella degli arabi israeliani che vivono e prosperano in Israele, da 150.000 nel 1948 ai 2 milioni di oggi, il 21%. In sostanza si può parlare di genocidio quando l'obiettivo è cancellare un popolo, a prescindere dall'età, neonati compresi, per cui è stato un genocidio quello degli ebrei dalla sua pianificazione deliberata dai nazisti, durato fino alla fine della 2a Guerra Mondiale; quello degli armeni nel 1915, ma ciò che avviene a Gaza non ha nulla a che fare. È una guerra che Israele non ha provocato e che ha subito, una guerra per la sopravvivenza che è costretto a combattere contro il terrorismo islamico, in seguito ad un massacro di 1.200 civili in poche ore il 7 ottobre 2023 e al rapimento 250 persone, di cui molte uccise in prigionia, senza nessuna assistenza da parte delle organizzazioni umanitarie, senza che le famiglie potessero avere loro notizie, una deportazione di carattere nazista.
HA LETTO IL COMUNICATO STAMPA FATTO DA UNA SOSTANZIOSA COMPONENTE DELLA MAGGIORANZA DI DE TONI CONTRO LA PARTITA ITALIA ISRAELE. COSA NE PENSA?
Penso che gli incontri sportivi non debbano mai essere influenzati dalle guerre. Lo sport deve unire, non deve neanche interessarsi su chi ha torto o ragione, ammesso che torti e ragioni si possano riconoscere in maniera netta. Entrando però nel merito del testo della petizione, rilevo che come sempre vengono assunte le dichiarazioni di Hamas in merito alle vicende riportate senza nessuna verifica indipendente. In particolare, per quanto riguarda i 6 giornalisti citati, almeno uno di loro, Anas Al-Sharif, era il comandante di una cellula terroristica di Hamas responsabile del lancio di missili contro i civili israeliani, foto e filmati che lo documentano sono reperibili in rete da chiunque. Quindi era un terrorista spacciato per giornalista da Hamas, e quindi da Al Jazeera di cui era corrispondente, e quindi dal main stream occidentale, allo scopo di provocare l'indignazione generale contro Israele.
SBAGLIO O PER DECENNI IL MAGGIORE SOSTENITORE DEGLI EBREI E' STATA L'ANPI. AVETE CONDIVISO MOLTE GIORNATE DEL RICORDO. E ADESSO?
Non credo sia corretto assumere l'ANPI come "il maggiore sostenitore degli ebrei", è corretto invece riconoscere che l'ANPI ha sempre partecipato alla Giornata della Memoria del 27 gennaio insieme agli esponenti delle Comunità Ebraiche, al pari delle manifestazioni del 25 aprile, delle commemorazioni per le Fosse Ardeatine, nonché di tutte quelle che ricordano il periodo dell'occupazione tedesca in italia, delle deportazioni e della conseguente lotta partigiana, a cui peraltro hanno preso parte attiva anche molti ebrei italiani. Devo purtroppo rilevare che in molte occasioni recenti, anche prima del conflitto in corso, ci sono stati episodi molto spiacevoli tra alcuni membri dell'ANPI e membri delle comunità ebraiche o delle associazioni ebraiche.
HAMAS E' UN PERICOLO SOLO PER ISRAELE O PER TUTTO L'OCCIDENTE?
Il terrorismo islamico, che si riconosce in una galassia di movimenti quali Hamas, che è la sezione di Gaza dei Fratelli Mussulmani, Hizballah, Jihad Islami, ISIS, Al Kayda, è un pericolo per tutto il mondo, sotto gli occhi di tutti se ripensiamo ai numerosissimi attentati di matrice islamica avvenuti, non solo in Israele, ma in tutto l'Occidente, Bataclan, stazione di Madrid, Charlie Hebdo e Hypercasher a Parigi, metropolitana di Londra, Buenos Ayres 1994 ecc, quest'ultimo commissionato dall'Iran. Del resto il terrorismo islamico che Israele sta combattendo è sostenuto e ben finanziato dall'Iran. A questa domanda rispondo citando la nota riflessione dello statista Ugo La Malfa che nel 1967 dichiarò: "La libertà dell'Occidente si difende sotto le mura di Gerusalemme", e questo dice tutto.
IL PROFESSOR ELIO CABIB E' AMMINISTRATORE SU FACEBOOK DEL GRUPPO COMITATO PER LA DIFESA DI ISRAELE - UDINE
