Prima o poi sarebbe successo che il generale Roberto Vannacci sarebbe caduto sui suoi limiti culturali in campo politico o, peggio, sulle sue pseudo astuzie. E' vero che Il Mondo è al Contrario, ma non è scemo! Così dopo aver stragiurato per oltre un anno che non sarebbe mai diventato leghista, Vannacci si è prima fatto eleggere eurodeputato della Lega e poi si è anche fatto nominare d'imperio vice segretario nazionale. In questo modo ha perso, strada facendo, molti dei suoi fedelissimi che, non hanno rinnegato l'amore per la fiamma e la destra sociale. Ma Vannacci, credendosi più astuto, ha alzato ancora una volta l'asticella, facendo credere di poter far parte del partito fondato da Umberto Bossi e oggi guidato a nordest da moderati come i governatori Luca Zaia e Massimiliano Fedriga, continuando a lanciare slogan del ventennio e della destra estrema. Il primo a prendere nettamente le distanze da Vannacci, è stato il leader di Forza Nuova, Roberto Fiore, specialmente sul conflitto fra Israele e Palestina. Poi è giunto il momento di Casapound, un pezzo di cuore nero che la vera destra porterà sempre dentro di se.
"Vannacci taci”. Con centinaia di striscioni affissi in tutta Italia, CasaPound ha voluto replicare alle dichiarazioni dell’europarlamentare della Lega, che si era espresso favorevolmente allo sgombero del palazzo di via Napoleone III a Milano e di tutte le occupazioni, “indipendentemente da chi le effettua”. CasaPound spiega che "rammarica constatare che Vannacci abbia scelto di rispondere come una qualsiasi Boldrini, senza avere il coraggio di evidenziare le differenze sostanziali tra CasaPound e i centri sociali, né di denunciare le connivenze che questi ultimi intrattengono da sempre con le istituzioni. Sarebbe bastato ricordare il bluff dello sgombero del Leoncavallo, che verrà presto ‘regolarizzato’ con un bando fittizio e un affitto irrisorio per l’affidamento di una nuova sede addirittura per novant’anni. Sarebbe stato sufficiente citare l’occupazione del Porto Fluviale a Roma, acquistata dal Comune con milioni di euro del Pnrr e consegnata agli occupanti, o altre regolarizzazioni che negli anni hanno confermato la complicità del sistema politico con certi ambienti”. In una nota CasaPound specifica che "esiste una differenza netta tra legalità e giustizia e noi saremo sempre dalla parte della seconda. Perché se per legalità si intende lasciare il nostro popolo morire in mezzo alla strada, se per legalità si intende la svendita della nazione, se per legalità si intende tollerare un’immigrazione incontrollata che anche questo governo, malgrado i proclami, non è stato capace di arginare, allora noi non ci stiamo. Vannacci, come chiunque altro, è libero di pensarla come vuole: ma smetta di strizzare l’occhio a un certo mondo, smetta di appropriarsi di slogan che non gli appartengono, smetta soprattutto di richiamarsi con leggerezza alla X della Decima Mas. Perché quegli uomini non sono caduti per l’ordine evocato dall’europarlamentare, bensì per il suo esatto contrario”.
