Martedì 14 ottobre, in concomitanza della partita di calcio Italia - Israele, a Udine sfileranno in corteo oltre 10.000 persone per la manifestazione TIFIAMO ANCORA PALESTINA, nonostante si sia arrivati alla pace fra ISRAELE E HAMAS. Ma, se i manifestanti, come dice il dirigente di Possibile, Andrea Di Lenardo, “vogliono consolidare la pace e sono comunque contrari alle partecipazioni sportive internazionali di Israele”, non si capisce la ragione per cui il Questore di Udine, in accordo con il sindaco e il Prefetto abbiano confermato l'autorizzazione al mega corteo. Attenzione a questo passaggio: la manifestazione è organizzata da COMITATO PER LA PALESTINA UDINE (gruppo autogestito senza un referente legale), SALAAM RAGAZZI DELL'OLIVO di cui si conosce l'appartenenza di un signore triestino di nome Giorgio Stern), COMUNITA' PALESTINESI DEL FRIULI E DEL VENETO (referente AMER HASAN residente a Pordenone), CAMPAGNA BOICOTTAGGIO DISINVESTIMENTO SANZIONI (che ha come soci aderenti in Friuli Venezia Giulia l'associazione Salaam ragazzi dell' olivo Trieste) e CALCIO E RIVOLUZIONE (una sito che si presenta in questo modo: La nostra è un’ esperienza decennale che, tra alti e bassi legati alla precarietà delle nostre stesse vite, abbiamo rilanciato nel settembre del 2023 provando a sfruttare la forza dei social per costruire una comunità – virtuale e non – che partendo dal calcio possa arrivare ad interrogarsi e ad attivarsi su quelli che sono i problemi che oggi maggiormente ci coinvolgono: dal razzismo alle questioni di genere, dalla lotta di autodeterminazione dei popoli ad approfondimenti su eventi storici di una certa rilevanza). Hanno aderito al corteo, ma non figurano fra gli organizzatori AVS POSSIBILE e i GIOVANI DEMOCRATICI FVG oltre a varie sigle di estrema sinistra piuttosto che vicine al mondo anarchico. A questo punto ci domandiamo chi siano gli organizzatori che hanno firmato le varie richieste per la manifestazione e con quale fiducia il Questore di Udine abbia messo la sicurezza di Udine e dei suoi abitanti in balia di un gruppo di esagitati nemmeno tutti italiani.

