Non c'è quartiere dove non sia nato un comitato che chiede maggior sicurezza, Piazzale Cella e Via Chisimaio si sono trasformati in due Bronx a causa dei centri di accoglienza per minori non accompagnati, Borgo Stazione è ormai abitato prevalentemente da nord africani e il sindaco di Udine, che abita a Tricesimo, prende per i fondelli gli udinesi. Il sindaco Alberto De Toni, infatti, ritiene Udine una città sicura, però, invita a non abbassare la guardia: “I numeri contano, ma servono risposte concrete”. Tra i dati positivi, il forte calo delle denunce per spaccio di droga, grazie alla collaborazione tra Comune, forze dell’ordine e cittadini, con 56 referenti di quartiere attivi. Restano però criticità nei furti in abitazione e nelle truffe online, contro cui il Comune punta su videosorveglianza, illuminazione e formazione digitale per gli anziani. De Toni segnala anche l’aumento dei reati che coinvolgono minori, per cui l’amministrazione ha investito oltre 10 milioni di euro in servizi sociali ed educativi. “La sicurezza non nasce solo dai controlli – conclude – ma da una città viva, solidale e partecipata, dove nessuno resta indietro.”

