E’ stata fissata per il 13 maggio prossimo davanti al giudice Paolo Lauteri l’udienza predibattimentale del procedimento che vede imputati il portiere dell’Udinese Maduca Okoye insieme ad altre tre persone per truffa telematica in concorso ai danni di Snaitech per alcune puntate sulla sua ammonizione durante la partita Lazio-Udinese dell’11 febbraio 2024. Oltre al giocatore, difeso dall’avvocato Maurizio Conti, sono accusati anche il ristoratore udinese Diego Giordano, nella cui difesa è subentrato, il 19 ottobre, all'avvocanto Vincenzo Cinque l’avvocato Maurizio Miculan, l’imprenditore friulano Mario Bordon, rappresentato dall’avvocato Stefano Buonocore, e Zhixin Liu, gestore del punto Snai di viale Tricesimo difeso dall’avvocato Federica Donda.
Le indagini erano partite dalla registrazione di flussi anomali nelle scommesse che riguardavano l’eventuale ammonizione di Okoye, quotata 8 a 1. Stando alle contestazioni della Procura friulana, il portiere e Giordano pattuirono l’ammonizione, che fruttò all’esercente oltre 18mila euro a fronte di alcune puntate per complessivi 2.300 euro. Per gli inquirenti, gli altri due imputati vennero a conoscenza dell’informazione: Bordon ottenne 4mila euro puntandone 500, Liu oltre 3mila euro puntandone meno di 300.
Ci chiediamo, tuttavia, se la nomina dell'avvocato Maurizio Miculan a difensore di Diego Giordano non possa risultare in conflitto di interessi, visto che lo stesso avvocato oltre ad essere, da tempo, uno dei legali dell'Udinese Calcio, risulterebbe essere stato nominato nel medesimo procedimento difensore della stessa società che risulta parte offesa nel processo. Come può, contestualmente, assistere e difendere imputato (Diego Giordano) e parte offesa (Udinese Calcio) che hanno posizioni palesemente contrapposte? La nomina a difensore dell'avvocato Maurizio Miculan, depositata dall'Udinese Calcio SpA nel procedimento penale n.3533/2024 R.G.N.R. presso la Procura della Repubblica di Udine risale al 30 gennaio 2025. Nella memoria difensiva depositata l'Udinese Calcio SpA “auspica che all'esito dell'indagine in corso sia accertata l'estraneità del proprio tesserato rispetto a qualsivoglia ipotesi di reato allo stesso contestato” considerato che “laddove le ipotesi delittuose ad contestate risultino fondate, Udinese Calcio SpA riveste e rivestirebbe a tutti gli effetti di legge il ruolo di parte offesa/parte danneggiata”.

